I muri sono crollati insieme alle torri; gli individui sono diventati sempre più enigmatici nei loro gesti di acquisto; i mercati sono entrati in turbolenza critica, dominati da chissà quali forze misteriose e le società tutte sono diventate "liquide". Siamo in un nuovo mondo, semi sconosciuto, in cui non basta più informare, comunicare, coinvolgere, ma diventa necessario narrare perché i processi di costruzione e condivisione del valore economico, sociale e politico non sono più dominati solo dalla prestazione operativa che poteva essere oggettivamente comunicata. Così i brand iniziano a raccontare storie. I prodotti iniziano a essere storie. E il marketing diviene narrativo. Per la prima volta nel nostro Paese, si apre un nuovo territorio teorico e pratico, che gli autori cercano di indagare - lanciando un importante dibattito - in cui diventa fondamentale sapere: perché una persona entra in sintonia con una narrazione e ne fruisce i contenuti facendoli suoi; quali sono gli elementi principali e non trascurabili per costruire una narrazione; quale è la fisica dell'ascolto narrativo. Ovvero come l'ascoltatore entra in sintonia da un punto di vista fisiologico con una narrazione e con i suoi elementi e come sia possibile misurarne in qualche modo la fisiologia. Convergono nel testo vari esemplificazioni all'interno di tre approcci specifici: lo storytelling; la semiotica e il neuromarketing.