Figlio di Abbondio, fondatore assieme ad Achille Grandi, del Partito popolare italiano nel 1919, Mario Martinelli fu un giovanissimo antifascista, partecipò alla Resistenza (subendo anche sette mesi di carcere), fondò la Dc di Como, fu deputato alla Costituente e restò in parlamento per sette legislature. Più volte sottosegretario e ministro, fu anche rappresentante italiano al parlamento europeo di Strasburgo. Patriarca della democrazia comasca, e non della sola Dc, Martinelli si affermò in politica come "l'uomo del fare" e, in virtù di una dedizione totale alla politica, riuscì a cambiare il volto urbanistico dei comuni delle provincie di Como e di Lecco, lasciando ampio rimpianto fra la gente del Lario.