Marco Zoppo nacque a Cento nel 1432 o nel 1433 e fu attivo a Padova, Bologna e Venezia, dove morì nel 1478. A circa mezzo secolo di distanza dalla pionieristica, ma ormai superata, monografia di E. Ruhmer (1966) e dall'eccellente catalogo ragionato di L. Armstrong (1976), questo studio propone di ripercorrere le vicende dell'artista, a partire da un'analisi dettagliata dei suoi lavori principali e dei documenti che lo riguardano, senza trascurare lo studio dei vari contesti in cui operò, dei suoi rapporti coi grandi maestri che lo influenzarono, degli umanisti che apprezzavano la sua «sutilità de inzigno» e il suo stile capriccioso. Ne emerge un punto di vista particolare, ma allo stesso tempo ampio, sulla prima fase del Rinascimento artistico tra l'Emilia e il Veneto e sulla genesi del nuovo gusto antiquario nel terzo quarto del XV secolo. Il volume è arricchito da una Presentazione di Daniele Benati, un Regesto documentario a cura di Matteo Mazzalupi e un apparato iconografico di oltre 250 immagini.