Amico personale di Stravinskij, Giacomo Manzù (Bergamo, 1908 - Roma, 1991) ne accompagna le sorti sul palcoscenico della Scala firmando gli allestimenti di "OEdipus Rex" (1964) e dell'"Histoire du soldat" (1966x1970). La sua concezione della "musica nello spazio", mediata dai giochi della luce, trova forma in bozzettixcollages e in modellini di argilla dai colori chiari e gessosi, scatole luminescenti che tradiscono l'amore per la materia e alludono al gesto scenico.