Il volume ripercorre la storia dell'ode Marzo 1821, dall'avvio dei moti rivoluzionari piemontesi, che spinsero Manzoni a scriverla, al marzo del 1848, quando Milano si liberò degli austriaci e il poeta poté diffondere il suo canto; fino a giungere al 1860, quando, aggregata la Lombardia al Regno italiano retto dal re del Piemonte, egli lo incluse nel canone delle sue Opere varie. Marzo 1821 offre un'opportunità per riflettere sull'adesione dell'autore alla causa politica risorgimentale, un'adesione rimasta sottotono, che ebbe nell'esercizio poetico la sua affermazione inequivocabile. Risalta la fermezza di Manzoni, guidato da un rigore irriducibile a ogni compromesso con l'invasore straniero e con quegli italiani che lo sostenevano. Un comportamento senza cedimenti, in pieno e continuo accordo ideologico con gli amici della sua gioventù.