Il volume si propone come uno strumento di riflessione e supporto all'attività dei "formatori della sicurezza". La comunicazione delle informazioni riguardanti la SSL è un processo di costruzione collettiva dotato di diversi livelli di formalizzazione, consapevolezza e intenzionalità, e riveste un'importanza centrale nel sistema di prevenzione prefigurato dal D.Lgs 81/2008 stabilendo anche i criteri di adeguatezza per l'identificazione del rischio. Non vi alcun dubbio che con la formazione si dovrebbero dare risposte a bisogni di apprendimento. In materia di salute e sicurezza un programma formativo dovrebbe agire sulla trasmissione delle conoscenze, sulle capacità operative e sulla assunzione di valori e disposizioni mentali in modo da promuovere atteggiamenti sui comportamenti individuali e collettivi. Spesse volte il formatore si trova in un'aula nella quale percepisce in modo palpabile lo scetticismo dei discenti, i quali ritengono che quanto ascolteranno non serve al loro lavoro, ovvero quanto si dice in aula non serve per sapere cose utili a svolgere il loro lavoro. L'indifferenza che scaturisce deriva dalla pigrizia o dall'abitudine di rinunciare a pensare le "cose" al di là del loro significato abituale, rinunciando al "rischio dell'interrogazione". Questo è il rischio che il formatore deve affrontare. All'art. 2 lett. aa) del D.Lgs. 81/2008 si afferma che la formazione è un processo educativo-culturale, mezzo attraverso il quale si trasmettono conoscenze utili ad acquisire competenze, quindi la formazione è cultura, educazione e istruzione.