II ritratto, genere cardine della fotografia, si può interpretare come una chiusura del cerchio, in quanto punto da cui si parte e a cui si ritorna. Infatti, quando eseguiamo un ritratto, al contrario di quanto accade se scattiamo ad esempio una fotografia di un panorama, il nostro soggetto ha la possibilità di osservare, giudicare e valutare il nostro lavoro. In qualche modo siamo chiamati quindi a rendere conto del nostro operato, se non al soggetto stesso, a chiunque osserverà quella immagine. Perché ognuno di loro potrebbe trovarsi a sua volta davanti all'obiettivo. Per un fotoreporter i ritratti sono i soli testimoni dei momenti e delle emozioni vissute, e quindi gli unici veri compagni di viaggio e di vita. In questo volume, quinto di una serie di manuali, verranno esaminate le varie tecniche fotografiche necessarie a rendere magiche le immagini delle persone, a sfruttare le luci che le avvolgono. a trasferire l'unicità di un soggetto a chi vuole sapere non solo di lui, ma anche del fotografo che lo ha scelto e ne ha intercettato un frammento di vita. Tratteremo di inquadrature, ottiche, luci, tagli, sguardi, ma soprattutto del faccia a faccia, quel momento di contatto dove gli occhi si incontrano e il fotografo non deve solo conquistare la fiducia del soggetto, ma cogliere quel qualcosa di unico ed estremamente personale che, anche attraversando il freddo vetro delle lenti, darà forma non alla semplice duplicazione estetica del soggetto ma alla sua vera rappresentazione. Tratteremo dei ritratti della mia vita da fotoreporter, ma anche della vostra. Quindi non un classico manuale, ma una vera guida arricchita da una serie di consigli, esperienze, emozioni utili per imparare a vedere, interpretare e realizzare i ritratti delle persone che, anche solo per pochi istanti, ci passano accanto.