Barletta, 1982. L'Hotel Elios è teatro di un summit destinato a fare la storia. Il contrabbando di sigarette, dal quale le menti della criminalità pugliese hanno mutuato metodo e contatti, è la sliding door del narcotraffico locale. La Puglia è un territorio strategico per le cosche calabresi, siciliane e campane, che si riuniscono, a nord di Bari, con lo scopo di fondare una nuova organizzazione mafiosa che controlli il mercato della droga col placet dei maggiori narcotrafficanti italiani. Salvatore Annacondia, alias 'manomozza', partecipa da gregario. Ne esce da boss di una cupola mafiosa che tra la metà degli anni '80 e gli inizi degli anni '90 governerà suo malgrado le sorti della malavita pugliese. Gettando le fondamenta di un consorzio concepito su base locale ma destinato a trasformare la Puglia nel complesso laboratorio del crimine organizzato che tuttora fa da baricentro al "sistema" mafioso italiano. Da Trani a Barletta, da Molfetta fino alla recentissima guerra di mafia andriese, due giornaliste ricostruiscono la genesi delle criminalità pugliese, attraverso le verità giudiziarie cristallizzate nei maxiprocessi e le vive voci di chi la mafia la combatte ancora oggi.