«Perché orientare la Teoria critica verso il femminismo - o viceversa - all'inizio del Ventunesimo secolo?». Estelle Ferrarese, una delle voci più interessanti del femminismo francese, si confronta con i grandi nomi del pensiero critico - Theodor W. Adorno e Max Horkheimer, Axel Honneth e Hartmut Rosa - per denunciare i residui patriarcali della Teoria critica francofortese e, insieme, mettere in questione certi presupposti del femminismo americano di Judith Butler e Nancy Fraser, tra le altre. In totale controtendenza con il pensiero dominante, il "Manifesto" individua tre grandi temi attorno a cui ripensare una nuova Teoria critica a partire da una prospettiva femminista: la natura, l'emancipazione e i suoi paradossi, lo stile di vita capitalistico. Diventa perciò centrale affrontare la secolare divisione, mai discussa neppure dal femminismo del Novecento, fra mondo naturale, che farebbe capo alle donne, e mondo sociale, che sarebbe invece di pertinenza degli uomini.