Tonino Guerra scriveva: «Io sarò utile dopo. Sarò utile poi. Quando all'umanità serviranno le favole e quando l'infanzia conquisterà di nuovo la fantasia che le è stata sottratta dalla modernità». "Mangiare una farfalla" - con contributi di Lora Kreindlina Guerra, Rita Giannini, Mario Rossi ed Elvira Sibilla - è il saggio più appassionato intorno alla poesia e al cinema di Tonino Guerra, forse il più utile, per comprendere che cosa fu, nella storia della cultura italiana del secondo Novecento, questo poeta e sceneggiatore di fama internazionale, amico e collega di Elio Vittorini, Michelangelo Antonioni, Marcello Mastroianni, Vittorio De Sica, Federico Fellini, Vittorio Gassman, Luis Sepúlveda, Wim Wenders, Carlo Bo, Mario Monicelli, Italo Calvino, i fratelli Taviani e molti altri. Nella nota conclusiva del libro, Elvira Sibilla scrive che, per la ricchezza delle analisi, le pagine scritte dall'autrice, non sono solo riconducibili a un saggio, perché più simili a un inno «armonioso, puntuale, rispettoso, sorprendente» al poeta. Il mondo di Tonino Guerra vi è reso nella molteplice e multanime varietà delle sue espressioni, e con una così intensa partecipazione da dare la sensazione che Anna Maria Geraci «non solo sia entrata in sintonia con Guerra, ma si sia impossessata della sua anima, del suo cuore, della sua mente».