«L'oggetto di Malombra è il male: l'attrazione che esso esercita, l'istinto di morte, il "cupio dissolvi", il gorgo, l'abisso in cui la coscienza si annulla, la fatalità, il destino inteso cattolicamente come negazione o insufficienza della grazia. È il problema del male; ma un problema che non ha soluzione: alla maniera stessa che "I Malavoglia" sono il problema del dolore.» (dall'introduzione di Luigi Baldacci)