Da una parte si erge il colosso Bernardino Ramazzini, dall'altra si tratta di riconoscere la gestazione della medicina del lavoro modernamente intesa. Nel mezzo si situa una fitta trama di personaggi, medici perlopiù, ma anche precoci sociologi, economisti, a caratterizzare eventi e storie che parlano di salute persa, guadagnata, sempre contrastata, dei lavoratori italiani. È lo spazio tra i due termini scelti, il Settecento e l'Ottocento, indagato perché pressoché muto in quanto a conoscenze e letteratura specifiche.