Nell'epoca in cui si diffusero gli insegnamenti del Buddha denominati Grande Veicolo, vissero in India molti maestri straordinari, in sanscrito mahasiddha, o 'grandi esseri perfetti', che avevano cioè conseguito le siddhi, o 'perfezioni'. In questo testo, composto originariamente in sanscrito da Abhayadatta nel XII secolo e poi tradotto in tibetano da Meundrup Shérab, vengono narrate le loro vite, attraverso aneddoti insoliti e insegnamenti illuminanti, che comunicano al lettore il senso di un cammino profondo verso il Risveglio. La nuova traduzione dal comitato di traduzione Padmakara offre un ulteriore approfondimento a un testo denso di significati.