È un portoghese di ferro, fiero e coraggioso, testardo e inflessibile, il protagonista della più grande impresa marittima di tutti i tempi, l'uomo che, fra il 1519 e il 1521, scopre il passaggio fino ad allora sconosciuto tra l'Atlantico e il Pacifico - la "via occidentale" verso le Indie che Colombo e tanti altri hanno invano cercato - e tenta per primo di circumnavigare la Terra. Ferito nell'orgoglio dal rifiuto del proprio sovrano, pur di realizzare il suo sogno non esita a passare al servizio del re di Spagna. Nulla viene risparmiato a questo capitano che sfida l'ignoto e l'impossibile: la furia degli elementi, lo spettro della fame, la ribellione dei compagni di viaggio - nemmeno la morte, che lo coglie sulla strada del ritorno. Ma nessun ostacolo riuscirà a spezzare la sua irriducibile volontà; e così alla fine, insieme alla sua geniale intuizione, a trionfare sarà la più sobria delle sue virtù: la perseveranza. Con una biografia che si legge come un romanzo d'avventura, pubblicata per la prima volta nel 1938, Zweig rende omaggio a Magellano, una delle figure più affascinanti dell'età d'oro dei viaggi di esplorazione, consegnandoci il racconto di un'epopea eroica e tragica.