Un uomo inizia a parlare del suo rapporto con la madre. Altre figure, altri temi, altre ossessioni, però, si appropriano progressivamente della scena in un turbine di timori, rancori e rimorsi. "Madre nel cassetto" getta il lettore in una toccata e fuga iperbolica tra le inquietudini di una virilità dai caratteri parossistici e, forse, menzogneri. Sergio La Chiusa, due anni dopo "I Pellicani" (Miraggi, 2020), torna con un'altra irresistibile affabulazione intrisa di humor nero e gustosissima letterarietà.