La storia dell'Italia moderna è attraversata da laceranti antagonismi, normalmente irrisolti e coperti, L'indagine genealogica fa risalire questa condizione a una matrice cinquecentesca; essa rinvia a tre generi di soggettivazioni che indirizzano la fuoriuscita degli Stati regionali dal tracollo della prassi civile rinascimentale: Machiavelli (ovvero la libertà repubblicana), ragion di Stato, ragioni della Chiesa. L'istanza repubblicana si fonda sulle vocazioni individuali per la libertà; favorisce insorgenze che non lasciano però tracce durature. Le tecniche prudenziali di ragion di Stato, che operano ancora nella contemporaneità, si confrontano con quell'arte di polizia che negli Stati moderni prelude alla composizione della società civile; la difficoltà dell'Italia a sostenere l'autonomia di una polizia civile provocherà impedimenti e ritardi con sofferenze politiche e sociali che perdurano fino a oggi. Dopo il concilio di Trento, le ragioni della Chiesa contribuiscono a rinforzare la soggettivazione pastorale: prenderà forma una polizia esteriore della Chiesa tesa a offrire rappresentazione civile alle devozioni spirituali dei credenti. Quando poi gli Stati della nostra penisola daranno vita a una maggiore concentrazione di potere politico e a un più consistente impianto economico, il governo civile ricorrerà al sostegno della soggettivazione pastorale pienamente ristrutturata. La polizia cristiana prende avvio da questo punto.