Ha ispirato i ribelli dell'IRA ed il Mahathma Gandhi. Ha scritto saggi, romanzi, poesie, e decine di migliaia di articoli. I suoi migliori amici sono stati gli atei con cui ha discusso per tutta la vita. È stato chiamato 'Difensore della fede' - come non accadeva dai tempi di Enrico VIII - e su di lui hanno scritto Emilio Cecchi, il cardinal Biffi e Giulio Giorello. È l'inventore di uno dei più celebri detective della storia del giallo, e di frequente ha pensato come assassinare la propria amatissima moglie. Ha applaudito Mussolini ma è stato tra i primi ad attaccare Hitler. Ha difeso la proprietà privata e criticato il capitalismo senza pietà. L'hanno amato Hemingway e Benedetto XVI, Borges e Kafka. Ha preso sul serio tutto, senza mai smettere di ridere. Questo è molto altro è G. K. Chesterton, di cui questo libro, pubblicato in coedizione con il quotidiano 'Il Foglio', rappresenta la una vasta biografia letteraria, attingendo anche a scritti e testimonianze mai tradotti prima. È il racconto di un coraggioso gigante del pensiero e della cultura, scritto con la divertita consapevolezza che, per dirla con GKC, 'se vale la pena fare una cosa, vale la pena farla male'.