Tutt'altro che famosi - anzi, l'esatto contrario -, i luoghi che questa guida ci invita a scoprire sono di raro e particolare interesse. A volte sono cimiteri o vasti complessi religiosi quasi dimenticati, eppure pieni di storia e arte, come le certose di Montebenedetto e Banda, in val Susa, o il cimitero ebraico a Ivrea. Ancora più nascosta, però, è la maggior parte delle mete qui proposte: chiese sconsacrate e divorate dalla vegetazione spontanea, cimiteri senza più tombe e borghi fantasma ormai diruti, eppure in qualche modo ancora visitabili. Qui il tempo è stato libero non soltanto di aprire crepe nei muri, ma anche di trasformare le storie in leggende. Ed ecco il santuario di Madonna delle Vigne, con il suo Spartito del Diavolo, o, sempre nel Vercellese, il borgo fantasma di Saletta di Costanzana, con il suo tempietto neoclassico e i suoi misteriosi bassorilievi sul frontone della chiesa murata. Meno appariscenti e accessibili delle gite d'arte e naturalistiche più classiche, d'un gusto più «gotico», questi itinerari hanno però il fascino più intimo e intenso delle scoperte fatte per caso, forse le scoperte nel vero senso della parola. Un viaggio in Piemonte alla ricerca della grande bellezza dimenticata.