Il libro ripercorre le vicende dell'università italiana nell'ultimo decennio: l'introduzione del cosiddetto 3+2, la riforma Berlinguer per la selezione dei docenti, l'affermazione dell'autonomia degli atenei. L'autrice mostra come queste riforme non abbiano risolto i tradizionali problemi dell'università ma come questi siano, al contrario, drammaticamente cresciuti in questi anni. Le prospettive future conducono a disegnare due scenari. Il primo è il declino, il continuo indebolimento di strutture e lauree, da cui si salveranno solo pochi centri eccellenti. Il secondo è un piano di ammodernamento dell'università fondato su potenti iniezioni di competitività ed efficienza e sorretto da un confronto politico più attento agli interessi generali del paese.