Un libro che racconta molte storie e vite, tanti nomi e voci differenti, intravisti in un passaggio talmente rapido da renderle a malapena visibili. Un inno alla vita, alla sua cocciuta determinazione nella costante e impari lotta contro la morte e il dolore. Elena, Alejandro, Fabio... Volti, gesti e scelte esistenziali che sono troppo grandi e veri per poter essere rinchiusi dentro la definizione di un ruolo, dentro il camice verde intravisto di sfuggita in un ospedale; ma soprattutto troppo umani e straripanti per poter essere arginati da una frontiera, dalla miopia delle convenzioni sociali o semplicemente dalla paura di ciò che potrebbe accadere.