L'Umbria, i suoi pittori e le sue committenze si mostrano partecipi di un secolo rivoluzionario per la cultura figurativa italiana, alla ricerca di nuove potenzialità espressive. Il catalogo della mostra a cura di Cristina Galassi (Perugia, novembre 2018 - giugno 2019) si articola attraverso un considerevole numero di dipinti, circa sessanta, rappresentativi delle varie correnti e tendenze che si affermano nel corso del XVII secolo: la cultura tardo manierista di Federico Barocci e Ventura Salimbeni convive con il filone classicista di Gian Domenico Cerrini e di Sassoferrato, con il naturalismo di matrice caravaggesca e guercinesca (nei dipinti dello Spadarino, di Orazio e Artemisia Gentileschi), con l'espressività barocca di Pietro da Cortona, Pietro Montanini e François Perrier. Una pluralità di accenti che riserverà delle sorprese in una regione famosa soprattutto per il suo patrimonio archeologico, per i suoi monumenti di epoca medievale e per il suo Rinascimento.