Era il 1843 quando usciva la prima edizione di questo volumetto. Da allora, il volume è stato sempre ritenuto uno studio fondamentale della Lucca medievale. Ed il Matraia uno dei primi a compiere un serio lavoro di archivio al fine di ricostruire l'architettura cittadina nel XIII secolo, in pieno medioevo. Quaranta anni fa poi una nuova anastatica del volume fu arricchita dalla prefazione di Isa Belli Barsali, che ben descrive l'importanza del saggio di Matraia. Oggi il libro viene riproposto, ancora in anastatica e quindi con la veste grafica del XIX secolo ma in questa seconda versione, cioè con la prefazione di I. B. Barsali che rende il libro più leggibile e lo colloca nella giusta prospettiva. Il volume, come per l'originale, contiene la pianta della città di Lucca disegnata da Matraia e allegata fin dalla prima stampa... Matraia è il primo che con un metodo moderno, quello di seguire la traccia delle strutture pervenute, ha rivolto l'attenzione alle fortificazioni precedenti al Cinquecento (di cui rinvenne i brani superstiti e del cui presunto allargamento dette indicazioni) e la seconda cinta comunale rilevata in base ai resti pervenuti. è il primo a capire, estendendo l'indagine alle case e alle torri esistenti nel secolo XIII, che una città è fatta di case e il solo che abbia indagato in questo settore fino agli anni 1950, quando si risveglia l'attenzione per l'edilizia civile lucchese.