"Insalata di fossili" è una pubblicazione nata da un'idea di accumulo e lavorio materico, di dover rimasticare qualcosa per capirlo, o forse per sentirlo, con la mente e con i sensi. È un atlante, un viaggio visivo all'interno di una collezione personale e arbitraria di opere d'arte, eventi, situazioni che hanno a che fare con il fossile, non inteso qui come oggetto, ma come la sorpresa che genera il suo incontro. Nel 2017, Luca Trevisani, Mario Ciaramitaro e Giulia Morucchio si sono tuffati in centinaia di opere d'arte alla ricerca di quelle capaci di creare una forza centrifuga per chiunque le possa incontrare senza alcuna introduzione o avviso. Questo approccio, ideato da Trevisani, è diventato una pratica collettiva di apprendimento e insegnamento, di studio, aperta a idee inaspettate che gravitano attorno alla possibilità di trovare questo campo gravitazionale. Il libro non racconta una storia geologica, ma una serie di incidenti cronologici, di squarci nel tempo, di corpi sospesi nella storia; è a tutti gli effetti un manifesto programmatico, una dichiarazione di poetica dell'artista in guisa di tutorial, un ricettario, un insieme di istruzioni sotto forma di figurine.