Attraverso più di cinquanta capolavori, il volume mette per la prima volta a confronto diretto i più importanti pittori attivi nelle città di Bergamo e Brescia, tra Rinascimento e Barocco: da un lato i lavori dei grandi maestri bresciani quali Foppa, Moretto, Romanino, Savoldo e Ceruti, e dall'altra i bergamaschi Moroni, Palma il Vecchio, Previtali, Lotto, Fra Galgario. Un parallelo inedito ed emozionante che permette di osservare come il comune substrato culturale lombardo, ravvivato dalle novità proposte dai pittori veneziani (Bellini e Tiziano in primis), abbia dato vita a linguaggi espressivi in alcuni casi similari, in altri antitetici. Il confronto viene proposto ripercorrendo i principali temi artistici dell'epoca, quali la ritrattistica, la pittura barocca, la natura morta, il paesaggio e la pittura di genere. Una rassegna di grande qualità che approfondisce la produzione artistica espressa dalle due città, durante i secoli di dominazione veneziana.