Perché riproporre il pensiero di Benedetto Croce ad una nuova generazione così diversa da quelle che nel secolo scorso si confrontarono con la sua opera in un contesto sociale, politico, culturale tanto diverso? Domanda scontata, forse, ma ineludibile. Si dirà: "Perché è un classico". Certo, "classico" vuol dire perennemente attuale. Il pensiero di Croce, dunque, ci consegna un metodo interpretativo della vita, ci orienta nell'azione etico politica ed è in questo senso che si rivela perennemente attuale. Come tornano attuali le pagine dell'ultimo Croce, quelle nelle quali il filosofo si confronta con la vitalità cruda e verde, ossia con quella potente forza che muove le nostre azioni, quella forza cieca senza la quale nessuna attività sarebbe ma che possiede una energia disgregante, in grado di distruggere la civiltà, la vita. Prefazione di Giuseppe Gembillo e Lea Reverberi.