Partendo da un'analisi della coscienza madre del pensiero, sono state impostate le basi per considerare la sensibilità come elemento sostanziale del dolore che ci costituisce esseri viventi. Poi si è passati ad approfondire il sistema mitico simbolico in cui si colloca Dio e dunque la condizione "sine qua non" di garanzia dell'equilibrio esistenziale della comunità umana. Il mito che esprime la genuina concezione del mondo è propria dell'umanità primitiva, incarna la lingua primordiale rappresentando la fusione tra forma espressiva e la concezione primordiale del mondo. L'autonomia semantica del simbolismo mitico si estrinseca in un proprio mondo ed in una propria sfera di verità. In questo senso sono stati affrontati due aspetti particolari della mitologia biblica: Il diluvio universale e il passaggio del Mar Rosso, dimostrando che esistono scelte diverse dall'azione miracolosa. Il miracolo è semplicemente la resa attiva di una legge prevista nel "fiat" ma tacitata perché non più necessaria dallo scorrere del tempo.