"Io in qualche modo me la caverò. Gli altri? Non sono fatti miei. Si arrangino." Quante volte abbiamo sentito parole del genere, pronunciate da nostri concittadini? Un Paese che è cresciuto e si è sviluppato anche grazie a questa filosofia spicciola, piena di individualismo e di mancanza di interesse verso gli altri, verso la collettività, verso la società nel suo complesso. L'arte di arrangiarsi e di fare i furbi. Eppure, fino ad oggi, bene o male ce l'abbiamo fatta a costruire benessere e ricchezza un po' per tutti. Almeno fino ad oggi. E domani? Riusciremo ancora, in un mondo sempre più complesso e in una realtà economica e sociale globalizzata, a far sopravvivere il nostro Paese tra furbizie e raccomandazioni, tra sentimenti antistato e caste politiche, tra conflitti etnici e litigi condominiali? Oppure ciò che ci aspetta è un lento declino, una generale e radicale crisi sociale ed economica?