La situazione linguistica in cui opera la scuola oggi è una realtà complessa, che vede, da una parte, la persistenza di svantaggi sociolinguistici "tradizionali", dall'altra, l'allargamento del ventaglio delle lingue e delle varietà presenti nelle classi, in un contesto sempre più variegato dal punto di vista sociale, culturale e linguistico. Il volume rappresenta un momento di riflessione, con numerosi spunti per le pratiche didattiche, su aspetti e problemi non solo dell'italiano, ma anche dei dialetti, dell'italiano L2, e dei reciproci contatti. Un'educazione linguistica democratica è un'educazione al plurilinguismo e la scuola necessita di strumenti e strategie adeguati per calibrare la sua offerta in relazione ai bisogni di classi sempre più eterogenee. Le competenze dei bambini e degli adolescenti rinviano all'italiano, ma anche a vari usi dei dialetti, ad altre lingue native e alla presenza sempre più massiccia di forme miste. In questo quadro si analizzano diverse sfaccettature del repertorio sociolinguistico attuale a scuola e alcune peculiarità, fonetiche, lessicali, morfosintattiche, dei sistemi in contatto, proprio delle due fasce generazionali più "basse".