Linguae latinae exercitationes accolgono i temi continui dall'italiano, già contenuti nei tre volumi della Sintassi latina di Adolfo Gandiglio (Bologna, Zanichelli, 1919, 1920, 1921) con, a fronte, le traduzioni latine degli stessi temi, che Giosuè Bevilacqua, nipote di Giosuè Carducci nonché collega di Gandiglio nel liceo "Nolfi" di Fano, pubblicò nel 1932 a Bologna, in tre volumetti, l'anno dopo la morte del grande latinista, concependoli come una mano tesa ai professori, impegnati nel duro cimento del tradurre dall'italiano in latino - secondo una prassi all'epoca invalsa a scuola e nella formazione dei docenti - e, al contempo, come un ineludibile tributo al grande sodale scomparso, apprezzato, universalmente, come uno dei migliori latinisti del suo tempo. I temi appaiono qui preceduti da una puntuale introduzione bio-bibliografica sui due autori e muniti di tutti i riferimenti morfo-sintattici, trascritti per esteso, indispensabili per la migliore intelligenza dei testi e delle modalità della loro resa in latino.