La pulsione imprenditoriale è alla base della vita economica e con sempre maggior frequenza assistiamo al richiamo dell'importanza delle radici territoriali nella configurazione dell'identità strategica dell'azienda, soprattutto quando ad essere chiamata in causa è l'attività manifatturiera ed artigiana. È il caso dell'azienda lapidea, oggi al centro di un processo di riorganizzazione produttiva finalizzato a contrastare la concorrenza dei paesi in via di industrializzazione. Le soluzioni organizzative scelte dalle aziende del distretto apuoversiliese, il più famoso cluster di aziende della filiera del marmo, localizzato tra le province di Massa Carrara e Lucca, sono un buon esempio del cambiamento in atto. Il volume si sofferma sulle specificità dell'azienda lapidea e sulle caratteristiche della filiera del marmo per poi passare all'analisi delle possibili strategie di risposta delle aziende. Le dinamiche di sviluppo del distretto apuoversiliese sono un buon esempio del contributo strategico fornito dalle aree a forte caratterizzazione produttiva: ne emergono evidenze che paiono indicare un necessario connubio fra combinazioni produttive ed artigianato artistico, unitamente all'assunzione di detta consapevolezza da parte delle politiche pubbliche. Il modello di sviluppo pare evidenziare percorsi di valorizzazione del patrimonio intangibile che puntano su radicamento territoriale, originalità produttiva ed artigianalità della produzione industriale.