Una colonna di granito rosa al Pantheon. A duemila chilometri di distanza, ecco dove essa venne estratta, in Egitto montuoso e desolato, per essere di li trasportata nel deserto, poi sino al Nilo, disceso in zattera. E attraverso il Mediterraneo caricata su una nave speciale sino a Roma, per venire innalzata assieme alle altre del Pantheon e della Basilica Ulpia. Possenti e stupende come le mille opere di marmo che fecero unica Roma imperiale. Esaltazione della regalità divina degli Imperatori, ritratti di donne splendide, di guerrieri, di schiavi, di mitici esseri e divinità dorate con intarsi preziosi. La "pietra che riluce", protagonista di una "avventura archeologica" realizzata da Falco Quilici.