I LibriBianchi di Lorenzo e Simona Perrone sono l'espressione di una ricerca artistica personale, che si sviluppa da oltre vent'anni e che esplora il mondo dei libri per sancire con forza il binomio libro/cultura come sinonimo di civiltà. Lorenzo e Simona usano libri veri salvati dal macero, sui quali infieriscono con acqua, colla e gesso, ottenendo una nuova materia prima. Su questa poi intervengono con vari materiali apparentemente estranei. Si opera così uno spostamento della percezione dalla dimensione semantica a quella simbolica: il volume viene plasmato e traslato verso un accentuato simbolismo che lo trasforma in scultura. Alla fine, coperto di bianco, ogni libro diventa un archetipo, simbolo di cultura e sapere e urla in silenzio per essere letto altrimenti. Dal 2015 Lorenzo e Simona allargano la loro produzione anche al bronzo, al legno e alla pietra, per avvicinare il libro a una vivibilità infinita. Sensibili alle problematiche contemporanee, la loro ricerca si evolve verso tematiche sociali e ambientali. Infatti negli ultimi anni i Perrone sono diventati Artivisti e si esprimono anche con grandi installazioni pubbliche di denuncia suggerendo gesti e azioni simboliche che richiedono la partecipazione attiva di molte persone. Azioni che mirano a seguire quello che A. Jodorowsky definirebbe il potere terapeutico dell'immaginazione e di quell'"atto effimero" che rafforza le nostre convinzioni e lascia un segno indelebile nelle nostre coscienze. Apprezzati da bibliofili e collezionisti, i LibriBianchi sono esposti in numerose gallerie d'arte e istituzioni in Italia e all'estero.