Tra le pagine di questo libro ci si avventura dentro una certa idea del Novecento letterario, italiano e non solo, considerato non una chiosa a margine delle epoche passate ma il punto di arrivo e lo snodo cruciale della letteratura precedente. È il secolo nel quale Boiardo, Ariosto e il loro Orlando, prima "innamorato" e poi "furioso", diventano una lente di ingrandimento per osservare meglio le passioni, le contiguità e le opposizioni anche di natura ideologica che lo hanno animato; in cui romanzi come "Le avventure di Pinocchio" o "Cuore", dismesse le loro mentite spoglie ottocentesche, mettono in mostra la loro anima nascosta, perturbante e a tratti demoniaca. E ancora altri autori inaspettatamente si attraggono, pur divaricati nello spazio e nel tempo: Shakespeare con De Filippo, de Unamuno con Pirandello, London con Ariosto; altri ruotano attorno a un versetto evangelico, quasi sempre pericoloso, tra le maglie enigmatiche dei testi.