Le lettere che compongono la corrispondenza di Mazzini con Harriet Hamilton King aprono uno spiraglio attraverso cui possiamo scorgere da una prospettiva inconsueta uno dei più grandi personaggi della Storia Italiana. Un Mazzini diverso, quello che emerge da queste pagine. Un Mazzini più riservato, intimo, familiare, appesantito dagli anni, dalla prigionia e dalla nostalgia. Ma ciò che maggiormente traspare da queste lettere è l'angoscia che Mazzini avverte nell'ultimo scorcio della sua vita, nel percepire il morire e il compiersi di un'epoca, quella degli alti ideali e delle grandi rivoluzioni, che nell'atto di concretarsi rivela la sua fallace e tragica illusorietà.