Già edite nel "Verdi intimo: Carteggio di Giuseppe Verdi con il conte Opprandino Arrivabene", queste lettere sono note agli esperti, ma l'indisponibilità del volume edito da Mondadori nel 1931 sul mercato non le rende fruibili a un più vasto pubblico di lettori, amante di Verdi e della sua musica: ecco la ragione per cui si è deciso di ripubblicarle, trascrivendole in edizione critica e commentandole nuovamente. Peraltro, poco nota è la figura di Opprandino Arrivabene, personaggio estremamente interessante e composito, amico e intimo confidente di Verdi, il quale nutrì nei suoi confronti grande stima e immenso affetto: cosa rara nella vita del Maestro, che era, infatti, persona riservata e che non aveva molti veri amici, come si può evincere dalla fitta corrispondenza che egli intratteneva con tutte le persone con cui aveva a che fare.