II volume raccoglie il carteggio intercorso tra Francesco Luigi Ferrari e Orsola Filbier, durante il periodo prima del fidanzamento e poi del matrimonio, che copre gli anni dal 1918 al 1933, prendendo le mosse dalla dichiarazione d'amore ufficiale per chiudersi con il toccante testamento. Si tratta di 325 pezzi archivistici, tra lettere, telegrammi, cartoline e biglietti, che arricchiscono sensibilmente la sezione di documentazione inedita, pubblicata nell'Opera omnia del leader della tendenza di sinistra del Partito popolare italiano. L'intenso scambio a distanza, come mette incisivamente in evidenza l'ampio saggio introduttivo, si muove, senza separazioni forzate, in tensione tra "amore" e "politica", restituendo le ferite ancora aperte della grande guerra, il problematico reinserimento nella società, attraversata da spinte contrastanti, le battaglie per la difesa della democrazia, attaccata violentemente dallo squadrismo fascista, l'impegno pubblico in un ruolo di primo piano all'interno della compagine fondata da don Luigi Sturzo, il duro isolamento nell'esilio, al quale fu costretto per la strenua opposizione al regime mussoliniano, la faticosa tela intessuta negli ambienti del fuoruscitismo per rafforzare le basi dell'antifascismo, l'inserimento nel dibattito culturale europeo, attraverso una serie di audaci iniziative editoriali. Postfazione di Giampietro Cavazza.