Le lettere superstiti di Luigi Alamanni offrono la possibilità di ripercorre il suo percorso biografico, avventuroso, caratterizzato da continue svolte, spesso traumatiche. Alamanni infatti, dopo la tentata congiura del 1522 ai danni di Giulio de' Medici, il futuro Clemente VII, e dopo la breve ma intensa esperienza della Repubblica fiorentina (1527-153o), vive a lungo la condizione dell'esule in terra francese, dapprima tra difficoltà e insidie, e poi con maggior fortuna, quando sarà integrato in qualità di poeta ufficiale nella ricca corte di Francesco I, sovrano affascinato dalla cultura italiana, e in quella di Enrico II e di Caterina de' Medici, della quale Alamanni diverrà il valletto di camera. Cortigiano e repubblicano, poeta e uomo politico, Alamanni attraversa, spesso da protagonista, alcuni degli eventi decisivi della storia della prima metà del Cinquecento italiano ed europeo.