Alle soglie della rivoluzione d'ottobre del 1917, Lenin legge e commenta la Scienza della Logica di Hegel, come a voler trarre da essa dei precisi effetti. Effetti teorici, perché l'attività umana non è mai separata dalla logica oggettiva, mediante la quale si sviluppa la materia reale a cui ciascun individuo indissolubilmente appartiene. Effetti pratici, perché se la filosofia hegeliana è buona per la Chiesa, per la borghesia, per il capitale, cambiando l'ordine di alcuni suoi fattori può essere buona anche per orientare lo sviluppo pratico-conoscitivo di una urgente rivoluzione proletaria.