Il rapporto annuale sull'economia della piccola e media impresa giunge al terzo appuntamento proponendo otto saggi dedicati ad un ampio ventaglio di tematiche. Tutti questi contributi si muovono nell'ottica dell'analisi delle vie d'uscita da una crisi che ha perso le connotazioni cicliche e va sempre più acquistando quelle di un nuovo mutamento paradigmatico. La condizione attuale di minore produttività non può continuare ad essere compensata dal minore costo unitario del lavoro, pena il protrarsi di una condizione di debolezza che può allontanare ulteriormente il Paese dall'obiettivo di un più solido vantaggio competitivo legato al miglioramento della produttività. La scelta dell'internazionalizzazione diventa strategica, il cui legame con l'innovazione trova conferma nell'impiego più massiccio degli input relativi alla conoscenza e nell'accesso a maggiori flussi di informazioni ed idee da fonti esterne. Il rapporto con il sistema finanziario è determinante nel garantire alle PMI possibilità di uscita dalla crisi: un ampio margine di miglioramento della strumentazione finanziaria è costituito dal ricorso al capitale di rischio così scarsamente diffuso tra le piccole imprese, nonostante le potenzialità che esso rappresenta per ottimizzare la scala produttiva e superare le difficoltà legate a ridotta dotazione patrimoniale o esigua struttura dimensionale.