Viene riproposta - in una edizione illustrata - la ormai classica monografia di Vincenzo Cazzato e Marcello Fagiolo su Lecce (1984), con aggiornamenti, contributi integrativi e una nuova campagna fotografica. La storia di Lecce, dall'Antichità al Novecento, viene ricostruita attraverso lo studio sistematico delle fonti e della cartografia, che approda a nuove ricostruzioni delle fasi storiche, degli spazi urbani e delle tipologie architettoniche. Vengono interpretati nei loro significati più profondi i luoghi più rappresentativi, come la piazza "pubblica" di S. Oronzo e la piazza-cortile della Cattedrale, e grande attenzione viene dedicata non soltanto ai capolavori del Barocco leccese ma anche ai frequenti episodi piccoli e grandi di cosmesi viaria ed edilizia, associando così all'eroismo dello scalpello degli architetti-scultori il lavoro paziente dei costruttori e degli edili. Più in generale, vengono evidenziate le cause e le motivazioni dei topoi prediletti di Lecce: la "città-fortezza", la "città-chiesa", la "città-giardino", e così via, per non parlare di suggestive definizioni come la "Firenze del barocco".