Il volume costituisce la prima traduzione in assoluto (sia pure non integrale) di una delle opere più importanti della letteratura medievale portoghese, il Leale consigliere, del re-filosofo Dom Duarte (1391- 1438). Scritto negli ultimi mesi di vita dell'autore, questo trattato di «morale e virtuosa scienza», idealmente destinato a fornire alla corte un modello di condotta cristiana, è rimasto, purtroppo, inedito fino al 1843. Ma, più che come manuale di filosofia pratica, incentrato su una interessante rilettura del sistema dei vizi e delle virtù, il Leale consigliere deve la sua fama postuma soprattutto ad alcuni capitoli, come quello che analizza per la prima volta il concetto di saudade o quelli in cui, quasi duecento anni prima di The Anatomy of Melancholy di Robert Burton, prende corpo un'anatomia della malinconia basata interamente sull'esperienza personale del sovrano, vittima di questo male oscuro.