Il tema delle virtù cardinali è speculare a quello, affrontato in una precedente pubblicazione (Il fascino del male), dei vizi capitali. Ma anche da un sommario sguardo ai testi si potrà constatare l'enorme sproporzione di attenzione e interesse. I vizi capitali hanno alle spalle una tradizione ricchissima di studi e ricerche che riguardano gli aspetti più diversi della cultura e della vita quotidiana. Non è così purtroppo nel caso delle virtù cardinali. Con conseguenze preoccupanti per la qualità della vita. Se infatti riconoscere gli esiti devastanti del vizio (questo è l'insegnamento sempre attuale dei vizi capitali) è importante, rimane disattesa la domanda fondamentale: come riconoscere e scegliere il bene? Non è facile rispondervi. La vita ordinaria ci mostra continuamente questo paradosso: il male affascina e il bene annoia. Per questo vale la pena affrontare la fatica di tradurre il tesoro sapienziale delle virtù in una modalità che risulti accessibile e appetibile: una ricerca difficile e impegnativa, ma nella quale si può scoprire che il bene è anche bello, attraente, e può rendere bella e ricca la vita. Di sé e degli altri.