Gemelle ma diverse: le due torri di Bologna, come Giano Bifronte sono la doppia faccia della città. Una è bella e slanciata ma superficiale e ignorantella, l'altra è bassina e storta ma intelligente e impegnata. Così come Bologna è colta, politicizzata e popolare ma anche affarista, bottegaia e borghesissima. L'Asinelli e la Garisenda, talvolta umanizzate, talvolta di mattoni, sono le protagoniste di un sorprendente viaggio a fumetti, nel tempo e nello spazio, che attraversa le anime contrapposte della città. In una Bologna a cui piace mostrarsi e far credere che è il migliore dei mondi possibili. Fra meccanici e signore con lustrini. E l'acuto sarcasmo della Garisenda. Un racconto fantasioso, ironico e spiazzante in un turbinio di situazioni spesso surreali. Dal latte d'asina ai turisti petulanti, dagli intellettuali supponenti alla musica di Lolli e Guccini, dalla politica (compare perfino Occhetto con gli improbabili "spaghetti alla Bolognina") agli operai acrobati, dai preti volanti alle "isole" di città sollevate da argani fantascientifici fino alla strabiliante conclusione a sorpresa.