Piove a dirotto il giorno in cui la scrittrice Eugenia Ortesi si presenta al commissariato di Firenze per denunciare il ricevimento di una strana cartolina minatoria. Da un lato lo scorcio di uno sconosciuto paesino dell'Irpinia, Ripalta, e dall'altro la frase "le streghe bruciano al rogo". L'immagine non avrebbe detto niente a nessuno se non fosse che sia la Ortesi che la commissaria Bardi sono cresciute da quelle parti. E poi quelle parole... la Bardi è sicura di averle già sentite. In effetti, nel dossier di un omicidio accaduto a Ferrara, è stato ritrovato lo stesso messaggio, la vittima morta in un terribile incendio. Che ci sia un collegamento? Potrebbe essere solo un falso allarme ma la commissaria ha un brutto presentimento e negli anni ha imparato a fidarsi delle sue intuizioni. Dal canto suo, invece, la scrittrice tende a sminuire l'importanza della minaccia ricevuta: sì, è vero, nella sua famiglia a Ripalta c'era una donna che veniva additata come strega, ma ormai sarà morta e poi lei non l'ha mai conosciuta... Eppure ci sono troppe coincidenze per un posto così piccolo.