Diciotto autrici per cinquantanove racconti, ambientati dal 1908 ai nostri giorni, che in una sorta di viaggio nel tempo descrivono l'Italia contadina, le guerre, le malattie, la scuola come privilegio, ma anche il nuovo lavoro qualifi cato per le donne, il '68, le libertà conquistate, l'inquinamento e la pandemia. Questa antologia, realizzata dal gruppo di scrittura "Donne di parola" di Torino, coordinato da Claudia Manselli, raccoglie vicende tutte in qualche modo autobiografiche, pur essendo ambientate in luoghi e tempi diversi. E anche se ciascuna voce narrante «ha la sua personalità, il suo stile», come sottolinea Valentina Pazé nella sua Introduzione, si avverte «un lavoro collettivo, un'impronta comune, la condivisione di pratiche e tecniche consolidate attraverso lo scambio e il confronto», aspetti che contribuiscono a trasformare le singole voci in un coro.