"Le sette teste del drago" è una favola per bambini che può essere letta a qualsiasi età, perché parla direttamente all'anima: infatti le sette prove che Lucilio e Stella, i due bambini protagonisti della storia, devono affrontare - tra corvi parlanti, pietre che cantano, streghe malvage e maghi trasformisti - sono quelle che attendono ogni essere umano nel corso della sua esistenza. In questo caleidoscopio di filastrocche, incantesimi, giardini incantati, fiale che contengono acque della vita e della morte, draghi e aiutanti magici, una sola cosa alla fine è chiara: ogni vittoria di Lucilio e di Stella è una nostra vittoria sul Male. La favola comincia nel modo più classico, con l'infrazione di un divieto: «C'era una volta una casa in mezzo a un bosco dove vivevano un fratellino e una sorellina che si chiamavano Lucilio e Stella. Durante l'assenza dei genitori i bambini avevano il permesso di giocare dove volevano, tuttavia era stato loro severamente proibito di avvicinarsi a una piccola porta verde nel muro di confine con il giardino vicino...». Le sette prove sono liberamente ispirate ai sette gradi iniziatici del culto del dio Mitra, un culto di origini persiane diffuso nell'Impero Romano prima del III secolo avanti Cristo. In appendice un breve saggio sul culto mitraico. Età di lettura: da 10 anni.