Siamo sorprendentemente arrivati al ventesimo numero di questa rivista e abbiamo dunque alle spalle un ventennio di attività e di presenza (soprattutto online), che ci ha permesso di essere spesso ricordati negli studi di settore al di là del nostro peso effettivo. Abbiamo perciò creduto necessario riflettere non tanto sulla nostra esperienza, in fondo non particolarmente significativa, quanto sul mare di pubblicazioni periodiche che in questi anni sono state dedicate ai fenomeni migratori, spesso riportando i più recenti risultati della ricerca. Al contrario di quanto molti studiosi delle migrazioni sostengono il nostro ramo specifico non soffre di una scarsità di pubblicazioni. In tutto questo secolo libri e riviste dedicati agli studi migratori sono stati numerosissimi, sia nel nostro paese, sia nel resto del mondo. Però, e questo è il punto dolente, non sono stati particolarmente letti dagli studiosi di altri settori, come anche da quelli del nostro, se non per quanto messo sul web. Proprio per questo una rivista come la nostra, venduta via internet e soprattutto sin dagli inizi in gran parte disponibile gratuitamente online, è di sovente citata più di consorelle maggiormente blasonate.