Il volume ricostruisce i rapporti fra l'Italia e gli Stati Uniti dagli anni del Risorgimento alle ripercussioni degli attentati dell'11 settembre 2001, con particolare attenzione alla dimensione politico-istituzionale ma senza trascurare aspetti come i flussi migratori e la diplomazia culturale. Evidenzia come, partendo da una situazione di sostanziale indifferenza, le relazioni si siano poi intensificate dal primo conflitto mondiale, fino a quando, con la Guerra fredda, il governo italiano ha reso gli Stati Uniti l'interlocutore privilegiato, in parte abdicando alla sua sovranità e assoggettando la propria politica estera agli orientamenti americani, per perseguire una ricerca di status internazionale che ha continuato a fare affidamento su Washington anche dopo la fine del conflitto tra i blocchi.