Nulla è lasciato al caso nelle Liaisons dangereuses [1782), romanzo epistolare che ruota attorno alla rete di intrighi ordita dal visconte di Valmont e dalla sua ex amante, la marchesa di Merteuil: libertini privi di qualsiasi scrupolo che ricorrono alla seduzione per corrompere nell'anima e nel corpo le vittime dei loro raggiri, come l'innocente mademoiselle de Volanges, che finirà i suoi giorni in un convento, e la virtuosa madame de Tourvet, che morirà di vergogna e rimorsi. Il cinismo, l'ipocrisia e la depravazione sono le armi dei due spregiudicati comprimari, che dell'immoralità hanno fatto l'unica regola di vita e dalla corruzione ricavano un piacere tanto più grande quanto più numerose sono le difficoltà che si frappongono ai loro disegni. Lucido e amaro non meno che drammatico per la sua capacità di mettere a nudo l'abisso di perversione cui può spingersi il cuore umano, il capolavoro di Laclos costituisce un primo abbozzo di quella «scienza del male» che troverà compiuta espressione nel marchese de Sade nonché un implacabile atto d'accusa dei costumi della nobiltà cortigiana, della sua crudeltà e della sua dissolutezza. Introduzione di Maurizio Cucchi.