In tutte le guerre gli orpelli, prima o poi, hanno dovuto lasciare il campo alla bestialità. Ogni parte in causa, a prescindere dal conflitto, ha saccheggiato René Quinton di proposito o senza volerlo, appellandosi ai suoi principi e nel contempo violandoli o negandoli agli altri. Combattente pluridecorato nella Prima guerra mondiale, dalla vita nella trincea Quinton ha tratto ispirazione per le sue "Massime sulla guerra", autentico capolavoro dalla drammatica attualità e punto di partenza per un'acuta analisi sulla guerra in Ucraina a opera di Fabio Mini. Tra le voci dei generali, che nei momenti di conflitto conoscono bene come pesare le parole, quelle di Mini - già alto ufficiale della NATO e comandante della missione internazionale in Kosovo - è da considerarsi a tutti gli effetti una delle più autorevoli. In questo libro, il generale ripercorre le tappe che hanno condotto alla guerra in Ucraina, senza sconti per entrambe le parti, e invita ad andare oltre le facili interpretazioni condite di ipocrisia e propaganda, nella speranza che "quando la crisi sarà superata, Italia ed Europa si impegnino seriamente a conquistare quell'autonomia, dignità e indipendenza strategiche che garantiscono la sicurezza europea a prescindere dagli interessi altrui".